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Sinistra Italiana - Palo del Colle

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Variante urbanistica bis: Two is megli che uan

Pubblicato su 24 Aprile 2018 da sel palodelcolle (ba) in amministrazione, urbanistica, zaccheo


Fra i punti in approvazione del consiglio comunale convocato per oggi, c'è la variante urbanistica "Stallone", già approvata durante l'amministrazione Conte nel 2015. Si tratta di un bis che fa subito pensare ad uno spot tormentone di qualche anno fa.
All'epoca Sinistra italiana aveva una consigliere comunale eletto nelle liste di SEL, Nunzio Cutrone, che prima chiese un maggior approfondimento in commissione urbanistica, cosa che la maggioranza respinse, e poi fece mettere agli atti le foto satellitari da dove si evinceva che la parte agricola era in pratica già ad uso dell'officina e che quindi si stava procedendo con l'approvazione di una variante urbanistica che premiava gli abusi edilizi. Infatti alcune opere previste nel progetto di ampliamento erano già state realizzate e quindi la descrizione dello stato dei luoghi risultava falsa visto che non era vero che si trattava di area agricola.

Il caso sollevato da noi in consiglio produsse anche sul piano politico la spaccatura del c-dx in due parti, quello che faceva capo all'ex sindaco Conte e il consigliere A. Amendolara. 
Oggi la variante urbanistica viene riportata in consiglio comunale senza che la precedente delibera di approvazione sia mai stata annullata, ritirata in autotutela o sospesa di efficacia.
A nostro giudizio persistono opere non autorizzate nella parte agricola che configurano anche in questo provvedimento un premio agli abusi. 
Attendiamo di leggere gli atti che il consiglio comunale produrrà. Per il momento rimandiamo al nostro articolo scritto in occasione della prima approvazione e il cui contenuto presenta molti elementi ancora validi oggi (http://sel-lab.palodelcolle.over-blog.it/2015/11/variante-urbanistica-quando-un-consiglio-comunale-premia-gli-abusi.html)
Sul precedente provvedimento c'è una segnalazione alla Procura da parte degli uffici (l'allora amministrazione comunale, ci negò l'accesso agli atti con la motivazione del segreto istruttorio) e stupisce il fatto che si proceda senza tener conto anche di questo aspetto di legalità.

 

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